Comune di Campobasso (CB)
Una nuova segnaletica per il Comune di Campobasso.
Se non vedi l’ora di tornare a viaggiare, metti in lista anche una visita alla splendida città di Veroli!
Forse non lo sai, ma Veroli fu una delle più importanti città Erniche ed è uno dei borghi della Ciociaria più ricchi di storia, cultura e arte.
Dell’antica città degli Ernici è ancora visibile parte della grandiosa cinta muraria in opera poligonale, riutilizzata dai Romani e nel Medioevo con l’aggiunta di torri e porte, nel rione di San Leucio. Il centro di Verulae esisteva fin dal XII secolo a.C. e ne rimane traccia in un calendario romano in marmo del I secolo d.C. che la descriveva come alleata di Roma. Nell’VIII secolo d. C. divenne sede vescovile e centro principale di un grande feudo. Rimasta fedele ai papi per tutto il medioevo, spesso fu anche il loro rifugio.
Da quando era ancora alleata di Roma, Veroli ha fatto molta strada, ma la sua storia la porta ancora sulla propria pelle: si può leggere sulle pietre, percorrendo i vicoli, entrando nelle chiese, ascoltando le numerose leggende sulle sue origini. In alcuni punti particolari del suo tessuto urbano, le epoche del passato hanno così abbondantemente lasciato reperti, che si ha percezione della Storia in maniera quasi fisica, nella sua totalità: il romanico convive con il ‘700, indizi paleocristiani fanno da contraltare ai portali gotici, fortificazioni megalitiche affiorano qua e là sotto la trama minuta dell’edilizia medievale. Tutto appare magicamente confuso, ma tutto è segno tangibile ed attuale, di quello che per Veroli ha rappresentato la Storia.
Ma Veroli non è solo storia, una visita della città offre al turista paesaggi suggestivi e scorci straordinari.
Gli Ernici eressero nella città delle imponenti mura megalitiche, il cui percorso si snodava sul lato orientale dell’insediamento, da nord a sud; esse culminavano sulla vetta della Rocca di San Leucio, nei pressi della quale era l’omonima Porta di ingresso da nord ovest. In Via Vittorio Emanuele a Veroli si presenta, nel tipico aspetto medievale, l’incantevole cortile di Casa Reali. Al suo interno è ben visibile un calendario romano risalente al I secolo d.C., i cosiddetti Fasti Verulani. Il Borgo Medievale di Santa Croce rappresenta un luogo simbolo, ricco di edifici di grande valore storico-artistico tra cui spicca la facciata del Palazzo del Cardinale Francisco Quinones.
UN GIRO PER LA CITTÀ
Nel centro storico di Veroli è possibile visitare la Basilica di Santa Maria Salome che vanta la presenza della Scala Santa, una delle tre al mondo; salendo genuflessi i dodici gradini della Scala Santa di Veroli, si lucra la medesima indulgenza plenaria della Scala Santa di San Giovanni in Laterano a Roma. Nella Basilica, oltre alla cripta dove è stata sepolta la Patrona, vi sono alcune cappelle ed un presbiterio con dipinti ed affreschi notevoli.
Nel Duomo di Sant’Andrea Apostolo è custodito il Tesoro del Duomo, che comprende oggetti artistici finemente lavorati in oro, argento e pietre preziose.
Da non perdere la Chiesa Madonna degli Angeli, costruita intorno al VI secolo, che incorpora un’antica edicola, e la Cattedrale di Sant'Erasmo, edificio di stile romanico nel cuore del paese. Non molto distante si trova il Monastero Benedettino di Santa Maria dei Franconi la cui facciata mostra i caratteri dell’architettura romanica.
Assolutamente da visitare è l’Abbazia Cistercense di Casamari, luogo religioso di straordinaria bellezza ed esempio monumentale nazionale del gotico-cistercense. L’Abbazia Cistercense di Casamari fu al centro di alcuni eventi drammatici, come l’assedio delle truppe francesi nel 1799 e lo scontro tra i soldati borbonici e le truppe piemontesi.
Diversi sono i musei da visitare a Veroli: la Biblioteca Giovardiana è la più antica biblioteca d'uso pubblico del Lazio meridionale; il Museo delle Erbe Monti Ernici; il Museo del Tesoro del Duomo e Museo Civico all’interno del Palazzo Comunale.
ITINIERARIO
VEROLI - PASTENA - COLLEPARDO - VEROLI
Dopo aver visitato il centro storico di Veroli e le molte bellezze che custodisce, non perdere la visita ai suoi dintorni, in cui sorgono alcuni dei siti geologici e naturalistici sotterranei più interessanti del Lazio: le Grotte di Pastena e le Grotte di Collepardo.
Partendo da Veroli, si prende la Casilina e dopo una serie di tornanti in uno splendido scenario, si giunge alle Grotte di Pastena. Poste in fondo ad una valletta carsica, le grotte di Pastena si possono considerare come un enorme inghiottitoio di acque, il cui percorso sotterraneo ne rappresenta la forma più giovane (si estendono per 880 metri lungo il ramo fossile e per 2217 metri in quello attivo, attraversato tra l’altro anche da un fiume sotterraneo). Le rocce risalgono all’Era Mesozoica ed hanno un’età compresa tra gli ottanta ed i cinquanta milioni di anni. Di grande suggestione la sala delle Meraviglie, la sala del Salice Piangente e la sala del Monte Calvario, così chiamata poiché una grossa formazione di roccia e di fango forma una collinetta, su cui alcune stalagmiti sembrano raffigurare le tre croci, proprio come sul monte Calvario.
Proseguendo l’itinerario, percorrendo Via di Campo Grande e Via Caragno, si prende l’autostrada A1/E45 in direzione Alatri. Imboccando l’uscita Frosinone, si raggiunge la Strada Regionale 156 Via per Fiuggi e successivamente la Strada Regionale 155 che, costeggiando Alatri, conduce alla SP48. Infine, attraverso le curve della Strada Provinciale 115, si giunge alle Grotte di Collepardo. Situate a circa 2 Km dal centro storico del paese, le Grotte di Collepardo sono conosciute anche con il nome di “Grotte Regina Margherita”, a ricordo della visita compiutavi dalla sovrana il 13 aprile 1904. Hanno una profondità media di circa 140 mt e lungo il percorso di visita nella Grotta dei Bambocci, così denominata per la particolarità delle forme somiglianti a figure umane, è possibile ammirare il singolare gioco di stalattiti e stalagmiti creato dallo stillicidio delle acque nel corso dei millenni. Collepardo è tappa del Cammino di San Benedetto.
Lasciate le Grotte di Collepardo, riprendendo Via Torre del Cosa e Via Mola Comune, si giunge all’ SP160 e successivamente, attraverso Via Basciano si raggiunge nuovamente Veroli.
Continua a seguirci per scoprire il progetto che abbiamo realizzato per questo splendido comune!